Tinteggiare in inverno e all’esterno, si può?

di | 4 Novembre 2015

Non sempre si riesce ad avere la condizione migliore per tinteggiare in inverno. Ogni decoratore vorrebbe avere le facciate da fare nella stagione estiva e gli ambienti interni nella stagione invernale. Ma sempre più spesso non è così e quando si hanno dei lavori da svolgere la tendenza è di portarli a termine al più presto, prima che, eventualmente, li commissionino ad altri.

Si deve tener conto che nel momento in cui l’impresa esegue un lavoro senza la segnalazione dettagliata delle problematiche evidenti, riscontrate e senza l’autorizzazione scritta a procedere della committenza o della direzione lavori delegata, si assume la completa responsabilità della buona riuscita del lavoro. Regolata dal codice civile art. 1655 – 1677.

Spesso mi chiedono se si può tinteggiare in inverno e all’esterno senza rischi. Ma non c’è una risposta sempre valida perché i fattori in ballo sono molti. Oltre a valutare la zona climatica ci sono delle variabili da prendere in considerazione per la buona riuscita del lavoro.

Tinteggiare in inverno, qui sotto l’elenco dei punti principali da tener conto:

=> I prodotti che si andranno a usare: la formulazione della pittura, del primer o dell’eventuale malta per i ripristini, varia da prodotto a prodotto. Si deve sempre consultare la scheda tecnica che dichiara il range a cui dobbiamo attenerci per l’applicazione.

=> La temperatura: un fattore molto importante è il grado di calore. La maggior parte della gente intende quella dell’aria ma non è sufficiente. Spesso il delta che c’è tra la temperatura del supporto e quella dell’aria è molto elevato, dato da vari elementi: dalla composizione dei supporti, dalle varie esposizioni, dalle zone d’ombra, dall’inerzia termica dei vari materiali, ecc. ecc. 

Ci sono in commercio dei rilevatori di temperatura che servono per misurare la condizione termica sui supporti. Detto in “soldoni” spesso la differenza di temperatura che c’è tra l’aria e il supporto è maggiore di quindici gradi!

=> L’essicazione del prodotto: un altro elemento da tenere in considerazione è il tempo di essiccazione dei prodotti. Varia oltre che per la temperatura anche per l’intensità dell’aria e la percentuale di umidità. Spesso mi trovo a contestare il fatto che si è tinteggiato ad una temperatura accettabile ma senza tener conto che nelle ore successive la temperatura è cambiata così da creare delle possibili problematiche.

=> Le problematiche: possono essere di vario tipo in funzione della provenienza. Le più frequenti sono il distaccamento del prodotto dal supporto, la presenza di macchie in superficie, la finitura non uniforme.

=> Le soluzioni: variano in funzione del problema. Se è solo estetico, si risolve con una nuova passata di finitura. Ma se sono di distaccamento l’intervento è più oneroso perché si dovrà staccare tutto o in parte la vecchia applicazione, fissare l’eventuale rimasto e procedere con un ciclo più idoneo di ripristino.

=> Conclusioni: per la buona riuscita del lavoro, è sconsigliato tinteggiare nelle stagioni con temperature al limite della scheda tecnica. Si consiglia di valutare bene il tempo di essiccazione e di valutare non solo a sentore ma con strumenti la temperatura dell’aria e soprattutto del supporto.

 

Per ora è tutto, non mi resta che augurarti…

…al prossimo articolo e

Buon Colore a tutti!!

Claudio, creatore Pinkaolin

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