E’ un mio cliente o no?

di | 8 Aprile 2016

Oggi voglio parlarti di un fenomeno molto diffuso, l’idea che un cliente sia di qualcuno. E se è vero che non è di nessuno, come fare in modo che tu sia il favorito tra i numerosi decoratori sulla piazza.

Spesso sento dire: “il mio cliente…” oppure “Mario è un mio cliente…” oppure “quello è già mio cliente…” ecc. ecc.

ma non è proprio così, il cliente è libero e noi abbiamo il dovere di fare il possibile per mantenere la collaborazione il più a lungo possibile.

Ok, facciamo un passo avanti e ammettiamo di essere perfettamente consapevoli di questo.

Ma quando acquisiamo un cliente, poi cosa si può fare, per mantenerlo?

Clienti attiratiA questa domanda quasi tutti rispondono: “io non so più cosa fare, sono puntuale quando mi chiamano, rispetto la parola data su tempistiche e prezzo, curo il lavoro al meglio, mi sono specializzato, e cos’altro dovrei fare?”

Queste cose che mi dici sono estremamente importanti, probabilmente se non curassi gli aspetti sopra descritti non avresti neanche un lavoro. Ma ai giorni nostri non basta più. Quelli sono i requisiti minimi per rimanere sul mercato, se non sei preciso, puntuale e lavori bene, è la fine. E’ solo una questione di tempo e sarai eliminato dal mercato e non pensare di fare la “guerra del prezzo” perché non ne verrai più a capo. Ci sarà sempre qualcuno che tirerà una riga sul totale e farà di meno.

Ma veniamo al dunque, per mantenere un cliente cosa posso fare?

Le cose che si possono fare sono molte, ma concentriamoci anche solo su una. Divisa in tre punti, che ci porti dei risultati nell’immediato:

  • Sembrerà banale ma la prima cosa da fare, che nessuno fa, è la lista dei clienti. Qualunque sia l’azione da fare, devo sapere a chi rivolgermi.Quindi una bella tabella con nome, indirizzo, telefono, email, data e breve descrizione del lavoro fatto.

Facciamo l’esempio di una classica ditta di decorazioni, composta da due persone, che in un anno, realizza lavori da circa cinquanta suoi nuovi clienti. Vuol dire che dopo dieci anni di attività si potrebbe trovare con una lista di clienti da cinquecento persone, il che non è niente male! Anche fossero solo un terzo, sarebbe comunque oro.

  • Dopo aver realizzato la lista, la “profiliamo” per cliente. Cioè ci segniamo che tipo di cliente è, tra: privati, ditte, appaltatori, amministratori di condominio, ecc. ecc. In modo da inviare delle comunicazioni mirate in base alla persona.

  • Con la lista in mano, profilata, possiamo contattare i clienti. In diversi modi: con lettere cartacee, cartoline o email, comunicando qualche nuova lavorazione, qualche promozione nel periodo invernale, o anche solo per un saluto. Lo scopo è di mantenere viva nella mente del cliente che noi esistiamo, così si stimolano i nuovi lavori e si è i primi candidati ad essere contattati.

Questi tre punti sono la base dell’ABC del marketing che se solo li applicassimo, nel giro di poco tempo potremmo ritrovarci con un flusso costante di clienti.

Spero che questo sia d’aiuto per il tuo lavoro,

per ora è tutto, non mi resta che augurati,

Buon colore e a presto!

         Claudio, creatore di Pinkaolin

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